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Laboratorio Sanità 20/30 AI – L’Intelligenza Artificiale in sanità, tra etica e applicazione.

L’intelligenza artificiale (AI) gioca un ruolo sempre più centrale nella trasformazione dei servizi e dei processi. In questo contesto, l’evento “Laboratorio sanità 20/30” che si è svolto a Villa Manin – Codroipo (UD) il 27 e 28 giugno, ha offerto una panoramica approfondita sui benefici e le sfide dell’AI in sanità. I componenti dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine erano presenti all’evento e hanno riportato alcuni punti salienti dei numerosi contributi dei relatori appartenenti a istituzioni europee, nazionali e regionali, società scientifiche, ordini professionali e partner tecnologici pubblici e privati. La digitalizzazione sta cambiando il panorama della salute pubblica. Non si tratta semplicemente di una moda tecnologica, ma di uno strumento fondamentale per migliorare l’efficienza dei servizi sanitari. La digitalizzazione permette di fare di più con le poche risorse disponibili, tamponando la scarsità di mezzi economici e sistemici. Questo approccio aiuta a ottimizzare e a migliorare la qualità delle cure. Uno degli aspetti cruciali discussi è stato il valore dei dati, sia per le organizzazioni sanitarie che per i cittadini. La gestione e l’analisi dei dati possono creare opportunità non solo per le aziende sanitarie, ma anche per i singoli cittadini. Tuttavia, sono necessari ingenti investimenti e una regolamentazione adeguata a garantire la protezione dei dati personali. Il panorama lavorativo in sanità è in evoluzione, con nuove professioni e competenze richieste per gestire le tecnologie emergenti. È fondamentale che i professionisti siano pronti ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti dei modelli lavorativi. Inoltre, è necessario affrontare i bias dei sistemi AI, confrontando e valutando criticamente le diverse tecnologie disponibili per evitare pregiudizi e assicurare risultati equi. Non bisogna trascurare il pregiudizio sociale verso la tecnologia. La fiducia nel sistema sanitario è generalmente alta, ma spesso le persone hanno riserve nei confronti delle tecnologie. È importante che le nuove piattaforme lavorino per aumentare la fiducia del pubblico, dimostrando che i dati sono utilizzati per il bene collettivo e non per scopi privati. Tema centrale è la necessità di una governance adeguata dell’AI. Non basta introdurre tecnologie avanzate, ma occorre anche regolamentarne l’utilizzo. L’AI non è realmente “intelligente” come l’intelligenza umana, ma si basa su una combinazione di dati, parametri e interazioni dettate dall’uomo. La formazione continua è necessaria per garantire che le tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e efficace. È stato esplorato il concetto di user experience e l’importanza di analizzare il customer journey per migliorare l’interazione degli utenti con le tecnologie. L’intelligenza artificiale offre enormi potenzialità per il settore sanitario, ma è fondamentale affrontare le sfide con una visione strategica e inclusiva. Le tecnologie AI devono essere integrate con attenzione, considerando sia gli aspetti tecnici che etici, per garantire che il loro impatto sia positivo e duraturo. La strada verso un futuro migliore per la sanità è tracciata dall’innovazione consapevole e dalla cooperazione tra professionisti. L’AI è un alleato potente, ma il suo successo dipende dalla nostra capacità di utilizzarla con saggezza e responsabilità.

Pur operativi sul tema da tempo, ai professionisti delle 18 professioni dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione delle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine, non è stato dedicato uno spazio di presentazione nelle varie sessioni dell’evento, tanto meno una menzione da parte dell’assessore alla salute della Regione Friuli Venezia Giulia. L’auspicio è quello che in futuro vengano considerati tutti i professionisti sanitari che quotidianamente si impegnano nell’ambito, dedicando il giusto peso a ogni categoria e includendo ogni componente della salute per la quale lavoriamo alacremente ogni giorno.

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